Influenza 2018/2019: la trasmetteranno quattro virus.
L'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità, ha individuato quattro ceppi responsabili della patologia per il 2018/2019 nell'emisfero settentrionale.
La valutazione è stata completata analizzando i dati forniti da oltre 140 laboratori, centri nazionali di riferimento che fanno parte della rete internazionale dell'Oms.
Sarà necessario perciò utilizzare un vaccino quadrivalente, che contrasti i ceppi A/Michigan/45/2015 (H1N1), A/Singapore/INFIMH-16-0019/2016 (H3N2), B/Colorado/06/2017 (lineaggio B/Victoria) e B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata).
Il vaccino è fondamentale, soprattutto per alcuni soggetti e categorie a rischio, perché la malattia influenzale può causare complicanze anche gravi che richiedono il ricovero in ospedale, fino ad arrivare ad essere letale (l’influenza e la polmonite, in Italia, sono fra le prime dieci cause di morte).
Per capire se siamo in presenza di influenza è il caso di considerare alcuni aspetti: di solito inizia con dolori muscolari, mal di testa, nausea, mal di stomaco, senso di malessere, alcune volte tosse, e/o febbre alta improvvisa.
In genere la malattia nasce e si esaurisce in un tempo che va dai 7 ai 10 giorni; il problema più grande che colpisce facilmente i soggetti a rischio, ma in realtà può colpire tutti, sono le complicazioni.
Come proteggerci dal contagio?
Il periodo d'incubazione dell'influenza è di circa due giorni, ma può ridursi ad uno, fino ad arrivare a quattro; ma si può essere contagiosi anche da prima della comparsa dei sintomi.
La prima difesa, per evitare il contatto è l'igiene: lavare spesso le mani con acqua e sapone (o con soluzioni alcoliche), soprattutto dopo aver starnutito o tossito (coprirsi naso e bocca quando si tossisce o si starnutisce è fondamentale per evitare il contagio nell’ambiente circostante).
Evitare di frequentare luoghi troppo affollati ed evitare il contatto diretto con chi è già ammalato può aiutare ad evitare di contrarre la malattia.
Lo strumento più efficace di prevenzione è sempre la vaccinazione, ovviamente per tutti i soggetti che non presentino controindicazioni.
Il vaccino è raccomandanto per le donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; per i soggetti oltre i 65 anni, per i bambini piccoli, per le persone a rischio (giovani o anziane), per gli operatori sanitari, che sono a contatto tutti i giorni con soggetti infetti.
Insomma, meglio prevenire che curare e passare così una bellissima stagione invernale.